Il museo civico archeologico di San Severino Marche è ospitato dal 2003 all’interno dell’antico Episcopio di Castello al Monte. L’edificio, ex sede vescovile, è collocato sul Monte Nero, colle che domina San Severino Marche, dove sono ancora visibili alcuni degli edifici del nucleo medievale della città. Ne sono un esempio la cinta muraria, la torre del palazzo consolare e il Duomo Vecchio, in cui si conservano le spoglie del santo patrono Severino.
Il museo è intitolato all’archeologo sanseverinate Giuseppe Moretti che fu soprintendente alle antichità a Roma e ad Ancona. Moretti, durante gli anni romani, promosse importanti interventi di restauro, si occupò del riordino del Museo Nazionale Romano e nel 1937 diede inizio all’ambizioso progetto di ricomposizione dell’Ara Pacis. Nel territorio marchigiano è ricordato per l’avvio di numerose campagne di scavo e per il riallestimento del Museo Archeologico Nazionale delle Marche.
La collezione archeologica di San Severino, formatasi a partire dal 1972, documenta l’evoluzione storica e urbanistica della città dalla preistoria fino alla tarda età imperiale.